Lettura scenica liberamente tratta da “La favola di Natale” di Giovannino Guareschi.. La favola di Natale è un’opera letteraria dello scrittore e giornalista Giovannino Guareschi. Scritta nel dicembre 1944 durante il periodo di internamento nel lager, venne raccontata per la prima volta la sera della Vigilia di Natale dello stesso anno nella sua baracca nel campo di prigionia.
La favola narra di un bambino di nome Albertino (figlio dell’autore), della sua nonnina, del suo cagnolino Flick, di una lucciola e del loro incredibile onirico viaggio lungo la via sconosciuta che porta al campo in cui si trova il papà di Albertino.
Durante il viaggio la combriccola fa conoscenza di funghi parlanti, cornacchie canterine, oggetti animati, angeli e tante altre stranissime creature che abitano .
La favola si conclude con un tanto povero quanto miracoloso pranzo di Natale in cui Albertino si è finalmente ricongiunto con il padre. Ma alla fine il papà di Albertino deve tornare al suo triste campo e Albertino, con il resto della compagnia, alla propria casa.
Una fiaba di Natale certamente diversa dal solito, velata di tristezza e ombre, ma reale specchio di un calvario umano che tanto somiglia a quello divino. Una fiaba di Natale che scalda il cuore e che, nonostante tutto, fa guardare le tragedie della storia da una prospettiva diversa, quella dei sogni inarrestabili, dove trovano rifugio le speranze per il futuro.