Marco, Paolo e Giovanni, tre amici con tre caratteri totalmente diversi, ma, nonostante ciò, tre amici veri (o forse no).
Rapporti basati, da sempre, sulla sincerità e la lealtà (o forse no).
Una moglie che non ha mai amato suo marito, tradendolo con tutti, ma mai con chi avrebbe, in questo modo, tradito un’amicizia (o forse sì).
Un improbabile dio brasiliano, con tanto di foglie e lucette, che mai potrebbe influire sul corso degli eventi (o forse sì). Sono questi gli ingredienti che compongono “Nient’altro che la verità”, una commedia divertente, ma dal sapore amaro, scritta da Domenico Marchigiani e adattata da Fabiano Marti, che ne ha curato anche la regia.
Una commedia in cui la menzogna e il tradimento regnano sovrani, creando situazioni comiche che si alternano a momenti forti e crudi in cui tutto sembra sprofondare nella tragedia.
Cosa trionferà? L’amore o l’odio per un amore tradito? L’amicizia o la slealtà? E soprattutto, cosa fa più male, la menzogna o la verità?