Partendo dal 1914, primo anno della guerra,
attraverso testimonianze, riferimenti, notizie
storiche, canzoni, si arriva alla fine del conflitto
nel 1918, anno della Prima Pace Mondiale.
Non è la cronologia o verosimiglianza storiche
che rendono unico questo spettacolo, ma una
sapiente mescolanza di generi, di registri, di
stili, tali da far apparire ridicola e inconsistente,
proprio nel momento della sua massima serietà,
la propaganda bellicistica oltreché i suoi
sostenitori.
Nelle varie scene dello spettacolo si
avvicendano una quarantina di personaggi con
un presentatore che ne guida la narrazione in
una scenografia simbolica, che rievoca un
campo di battaglia stilizzato.
Le musiche e le canzoni accompagnano sia le
atmosfere drammatiche che i momenti di
derisione, satira e presa in giro, enfatizzati da
costumi che identificano i vari personaggi nel
divertimento delle situazioni. Di grande
interesse gli elementi multimediali che
immergono lo spettatore nella vera e cruda
realtà del periodo, documentando gli elementi
storico-artistici trattati.