“Mai stata sul cammello?”  a  Hortus in Scena a Cingoli
“Mai stata sul cammello?”
a Hortus in Scena a Cingoli

“Mai stata sul cammello?”
a Hortus in Scena a Cingoli

Torna la commedia di Aldo Nicolaj “Mai stata sul Cammello?” all’interno della rassegna “Hortus in scena” di Cingoli. Lo spettacolo sarà giovedì 27 luglio alle 21.15 nel Giardino della biblioteca. 

Personaggi e Interpreti

Olga: Liliana Ciccarelli

Elsa: Giorgia Tranquili

Pedro: Luís Marreiros

Regia: Luis Marreiros

Assistente Regia: Liliana Ciccarelli

Assistenza tecnica: Gabriele Censi e Paolo Nanni

Note di Regia

“Sei egoista, troppo. Pensi soltanto a te stessa. Non posso sacrificarti completamente la mia vita.”  Mai stata sul cammello? ” di Aldo Nicolaj è una commedia brillante dal sapore agrodolce nella quale si affronta la tematica del rapporto di natura possessiva che si instaura tra madre e figlia. Olga è una vecchia signora che non dimostra l’età che ha. Intraprendente, calcolatrice, golosa di dolci e avida di attenzioni, vive intrappolata nei ricordi delle passate avventure e nel rimpianto della bellezza, le cui tracce permangono fino a tarda età. Non perde mai l’occasione di rimproverare alla figlia il non saper sfruttare le opportunità che le si presentano di costruirsi un rapporto duraturo con gli uomini. Elsa, figlia cinquantenne di Olga, è l’opposto di sua madre: timida, nervosa, insicura, ma anche affettuosa e premurosa. Il suo sogno è viaggiare, andare in Africa e chissà, andare sul cammello! Elsa è il bersaglio preferito dei giochi inventati da Olga, ed è a tal punto vittima di questa madre stravagante da diventare preda delle pillole tranquillanti. Sono queste il suo strumento preferito per prevenire gli attacchi di isteria procurati dal comportamento “birichino” della madre, capricciosa e tiranna. Tra le due appare Pedro, giovane tuttofare ingenuo e divertente, con la testa imbottita di telenovelas, che cerca di mediare tra i caratteri opposti di madre e figlia, raccogliendo le loro rispettive confidenze.  Elsa, che non è mai riuscita a costruirsi una vita indipendente a causa del senso di colpa e degli obblighi morali nei confronti della figura materna, vede in una nuova passione con un extracomunitario la possibilità di liberarsi finalmente della sua “gabbia dorata”. Un testo molto attuale che, nel mettere in luce i conflitti di interesse dei personaggi, fa emergere la solitudine, l’alienazione, la superficialità dei rapporti umani, la paura dell’ignoto e il razzismo latente in ognuno di noi. Ma in questa commedia nessun personaggio è veramente colpevole, perché tutti sono allo stesso tempo complici e vittime imprigionati nei rigidi meccanismi che governano i loro rapporti.