Punto G – Un uomo, una donna, una società, in perenne orgasmo, in perenne delirio.
Ecco finalmente pronto al debutto la nuova ambiziosa messa in scena CTR che prende corpo dalla produzione del Teatro Canzone di Giorgio Gaber.
“Punto G” è stato ideato da Paolo Nanni e sviluppato in collaborazione con le forze giovani e talentuose della CTR: Paolo Andrenucci, Giulia Ausili, Laura Perini.
Chi non vorrebbe trovare il Punto G?
La caccia al piacere è sempre aperta in una società votata al godimento, a cancellare sacrifici, vuoti e dolore.
Chi non vorrebbe essere felice?
Tranne che, forse, la felicità non corrisponde al piacere. Il senso che cerchiamo non è seducibile. Ma stabilisce il confine tra vivere e sopravvivere.
Punto G attinge dalla produzione del Teatro canzone di Giorgio Gaber per creare un percorso musicale e narrativo che si avventura tra le vette e le voragini dei deliri collettivi, che per lo più si nascondono dietro una insana quanto frangibile “normalità”.
L’opera di Gaber non viene omaggiata né semplicemente rappresentata, si plasma diventando ritratto vivido di quella quotidianità che affrontiamo storditi il mattino, assenti il pomeriggio e stremati la sera. Nelle tre parti dello spettacolo che delineano lo scorrere del giorno. Uno come tanti.
Le maschere contemporanee sono violentemente svelate sul palco: il bene e il male, gli slanci, le nevrosi, l’italianità. Come loro anche noi stiamo sul filo, tra l’umano e il disumano. Corriamo il rischio di cadere e rimanere sospesi, crudeli, isolati.